“Stay Hungry. Stay Foolish”

Un giorno il prof di lingua americana arriva in classe e comincia a piazzare portatile e casse e a srotolare fili. “Un altro spezzone di film, evvai, così non ci tedia con le sue solite lamentele sulle nostre traduzioni e la nostra incapacità nel fare i precis. ” Ecco la prima cosa che ho pensato.

E invece mi sbagliavo perché, dopo averci tediato con le sue lamentele – ovviamente- non ci ha fatto vedere un film su un argomento di attualità della società americana, cosa che mi interessa sempre molto, ma ha fatto una breve introduzione al lavoro che avremmo dovuto fare: lui ci avrebbe somministrato il discorso di un tizio a me sconosciuto e noi avremmo dovuto prendere appunti e stendere il nostro precis ( una sorta di riassunto che ripercorre i punti salienti del discorso, dell’articolo ecc.)

“Oh no, sarà sicuramente uno dei soliti discorsi dei politici americani che parlano di libertà, pursuit of happiness, uguaglianza tra gli uomini e chi più ne ha più ne metta.” E invece mi sono sbagliata di nuovo.

Il discorso che abbiamo visto e ascoltato è il commencement speech tenuto nel 2005 allo Stanford College da Steve Jobs, direttore generale della Apple e della Pixar.

I learned about serif and san serif typefaces […]. None of this had even a hope of any practical application in my life. But ten years later, when we were designing the first Macintosh computer, it all came back to me. And we designed it all into the Mac. “

All’inizio ero tutta presa dalla mia attività preferita, prendere appunti (che volete, a me piace!), ma pian piano mi sono lasciata coinvolgere dal discorso e ho smesso di scrivere.

“About a year ago I was diagnosed with cancer. […]. My doctor advised me to go home and get my affairs in order, which is doctor’s code for prepare to die. It means to try to tell your kids everything you thought you’d have the next 10 years to tell them in just a few months.”

Ero commossa.

Ho ascoltato e cercato di comprendere parola per parola non per scrivere il mio precis, ma perché era un discorso bellissimo, a tratti spiritoso, a tratti drammatico.

No one wants to die. Even people who want to go to heaven don’t want to die to get there.”

“Don’t be trapped by dogma — which is living with the results of other people’s thinking.”

Vorrei proporlo anche a voi, per condividere le emozioni che ha suscitato in me con quelle che provate voi. Ovviamente è in inglese, ma non è particolarmente difficile. Dura 15 minuti, in cui racconta tre “storie”, e secondo me sono 15 minuti spesi bene.

Il link al video è il seguente http://www.youtube.com/watch?v=60cDHb-tvMA

Ma se volete potete anche leggerlo qui http://news-service.stanford.edu/news/2005/june15/jobs-061505.html

Può essere un buon modo per fare un po’ di esercizio 😉

Buona visione/lettura a tutti!

E, naturalmente Stay hungry, Stay foolish!

8 pensieri su ““Stay Hungry. Stay Foolish”

  1. Richard ha detto:

    Io l’ho letto un paio di volte, volevo anche mettere una citazione di una frase di Jim Morrison, ma non avendo trovato l’originale mi sono arrabbiato e alla fine non ho commentato.

  2. Richard ha detto:

    Mi pare dicesse:”Se siete tristi e volete morire, pensate a chi sa di morire e vorrebbe vivere!” ma non credo che questa sia la versione correta… l’ho trovata da qualche parte su internet ma non mi ricordo dove….. l’ho cercata in inglese ma non l’ho trovata 😦

  3. Richard ha detto:

    ragionando su questi argomenti mi è tornata in mente questa frase…..

    Il brutto di morire è l’invidia per gli altri che rimangono in vita. (Dario Mimmo 07/03/06)

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