Thailandia ottobre 2008

Dopo tante indecisioni a tre settimane dalla partenza abbiamo optato per la Thailandia, questa terra ricca di cultura a noi in gran parte sconosciuta. Ho scritto una specie di guida per due motivi: primo perché scrivere poche righe sarebbe stato inutile e riduttivo; secondo perché chissà, magari un giorno ci andrete anche voi! 😉

Se comunque non avete voglia di leggere tutto (mi rendo conto che è lunghino) passate ai “consigli utili” in fondo alla pagina e guardate le foto scattate da Paolo con la sua supermegamacchina! –> Coming soon!

12/10/08 – 13/10/08

Partenza alle 17:00 da C.so Vittorio Emanuele II a Torino col bus della Sadem per Milano Malpensa. Al check-in incontriamo quelli che saranno i nostri compagni di viaggio per la prima settimana, una coppia di Venezia che, essendo già stata in Thailandia, ci spiega alcune cose di base e ci fa notare le loro mega valigie per contenere i souvenir…

Il nostro volo delle 22:30 prevede uno scalo a Doha, capitale del Qatar, che raggiungiamo dopo circa 6 ore di film, pisolini e cibarie su un bellissimo aereo della Qatar Airways (con tanto di belle hostess, lo ammetto.) Dopo circa due ore di attesa prendiamo il volo per Bangkok della durata di 7 ore. Arriviamo a Bangkok alle 19 circa dove ci aspetta il nostro fido “incaricato” della Turismo Asia che ci accompagna al Twin Towers Hotel. Per essere il meno costoso 3 stelle di Bangkok è davvero carino, l’unico piccolo particolare seccante è stato venire a conoscenza del fatto che la nostra camera non era matrimoniale, ma doppia e fumatori. Eh??? Dopo inutili “mah..noi avevamo prenotato una matrimoniale, non sarebbe possibile cambiare?” e “Oltretutto non siamo fumatori”, ci siamo arresi e siamo saliti alla nostra stanza. Appena entrari veniamo assaliti da una zaffata incredibile di fumo, ma scopriamo con piacere che i letti sono singoli, ma ad una piazza e mezza. Almeno quello. A parte questo l’albergo offriva diversi tipi di ristoranti tra cui quello thai e internazionale in cui abbiamo mangiato benissimo e quello simil-giapponese in cui abbiam mangiato male e poco :S sconsigliatissimo! La cosa migliore era “la ragazza dell’ascensore”, che ti chiamava l’ascensore e appena ti vedeva uscire ti faceva un sorriso meraviglioso.

La prima sera siamo andati, insieme ai venesiani, al Suan Lum Night Bazar al Parco Lumpini, un mercato notturno aperto fino alle 24:00 in cui si trova davvero di tutto. Ci siamo arrivati sperimentando per la prima volta i taxi, a migliaia per le strade, che non appena ti riconoscono come turista ti vengono incontro e ti portano, dopo aver contrattato il prezzo, ovunque tu voglia. (N. B. Una corsa con i taxi muniti di tassametro costa normalmente 50-70 baht, all’incirca 1- 1,40 euro; per gli altri i prezzi salgono tra i 100 e i 200 baht, circa 2-4 euro.)

14/10/08

Giornata dedicata alla visita dei maggiori templi di Bangkok e del fiabesco Palazzo Reale.

Il primo nell’elenco è stato il Wat Saket (The Golden Mount). Questo tempio bisogna guadagnarselo perché ci sono molti scalini da salire, ma la salita è allietata da cascatelle d’acqua e campane che aiutano a rilassarsi e godersi il panorama prima di giungere alla cima. Come in ogni tempio è d’obbligo togliersi le scarpe prima di entrare, è gradita un’offerta (normalmente 20 baht vanno bene) e non bisogna parlare ad alta voce per non disturbare i fedeli, ma questo dovrebbe essere abbastanza ovvio.

Il nostro secondo obiettivo è stato il complesso del Palazzo Reale e del Wat Phra Kaew, tempio del Buddha di Smeraldo. Per entrare bisogna avere pantaloni lunghi o almeno sotto il ginocchio e le maniche corte; non vanno bene scialli e sciarpine per coprirsi le spalle…lo so a mie spese 😉 Ci va almeno un’ora per visitare tutto e godersi la ricchezza e le decorazioni, i dettagli e l’atmosfera surreale di questo posto. E’ meglio munirsi d’acqua prima di entrare, altrimenti si rischia la disidrtazione, personalmente mi sentivo un cammello con le gobbe sgonfie :S

La terza meta della giornata avrebbe dovuto essere il Wat Pho o Tempio del Buddha Sdraiato, dove ci aspettava un Buddha di circa 45 metri, ma purtroppo quel giorno era chiuso per una preghiera speciale e avrebbe aperto alle 15. Essendo solo le 11 abbiamo deciso di cercare un modo per raggiungere il Wat Arun, il Tempio dell’Aurora, secondo me il più bello in assoluto. Dopo una decina di minuti di cammino sotto il sole cocente, abbiamo raggiunto gli “imbarchini” passando in una via laterale che puzzava di pesce essiccato in modo raccapricciante. Per ben 3 baht siamo saliti su una barca che ci ha portato dall’altra parte del Chao Phraya, il fiume che attraversa Bangkok, le cui acque sono di un color marrone limpido che fa venir voglia di evitare di venirne a contatto. Il Wat Arun è imponente e, se il Wat Saket bisogna guadagnarselo, questo non solo ha un nmumero indefinito di scalini, ma questi sono altissimi e strettissimi, che quando arrivi in cima ringrazi di essere ancora vivo e preghi che non ti succeda niente durante la discesa 😉 Nonostante ciò vale la pena visitarlo perché lascia a bocca aperta per le decorazioni dettagliate e fitte e la struttura in sè che è davvero folle.

Dopo questa intensa mattinata siamo tornati in albergo per pranzare e reidratarci, ma soprattutto… riposarci! Il caldo è veramente stancante.

Pomeriggio e sera passati all’MBK Center in cerca della Nikon D-80 non trovata e di una sim per telefonare a casa. Cena a base di pollo alla griglia e patatine accompagnate da un succo di frutta super squisito 😛

Per il rientro abbiamo scelto un mezzo alternativo, il tuk-tuk, una specie di ape che trasporta un max di 3 persone ( con le dovute eccezioni) caratterizzata da guidatori spericolati che fanno zig-zag nel traffico congestionato della città. Un’esperienza da fare!

15/10/08

Sveglia alle 4.30 del mattino (come dice Paolo, ero imbruttita la mattina così presto) per andare a prendere l’aereo per Chiang Mai e cominciare così il tour del nord. Giunti a destinazione abbiamo incontrato la nostra guida Edo e altre 4 coppie di italiani più o meno simpatici con cui abbiamo condiviso i prossimi 4 giorni. Dopo la sistemazione in un albergo meraviglioso, il Chiang Mai Plaza Hotel, e il pranzo presso il ristorante dell’albergo, siamo andati “per templi” con la guida.

La sera, essendo Chiang Mai la città della seta, abbiamo fatto un giretto per mercatini e comprato alcune cosine, Paolo ha trovato la tanto desiderata macchina fotografica, la Nikon D-90 (ancora meglio) e dopo una cena a base di gamberetti e una mezz’oretta di navigazione su internet per 30 baht (60 cent.) siamo tornati in albergo stanchi e soddisfatti 😀

16/10/08

Sveglia di buon’ora per raggiungere il Wat Phrathat Doi Suthep, un tempio a 1000 m di altezza in cui sono conservate le ceneri del Buddha. E’ un posto di pace e tranquillità in cui ci si gode il rumore delle campanelline scaccia spiriti e il profumo avvolgente dell’incenso ed è un buon modo per trovare un clima decisamente più sopportabile!

Pranzo a buffet e pomeriggio all’insegna delle varie fabbriche produttrici di specialità thai: argento, seta, lacca e ombrelli. Tutto costruito a misura di turista: prima si visita il luogo di lavorazione e poi si passa al negozio…però è davvero interessante e istruttivo.

La cosa che più mi ha sconvolto è stata la cena tipica thai. Per carità, il cibo era tipico, ma il posto mi è sembrato un tantino forzato; appena entrata ero entusiasta del fatto che si mangiasse seduti per terra, ma quando mi sono seduta e ho appoggiato l’ombrello ho sentito uno STUMP! l’ombrello era caduto sotto il tavolo! I tavoli erano bassi, ma invece di sedersi per terra si infilavano le gambe sotto ed era come essere seduti a tavola normalmente!! Che cosa tremenda!!!! A metà cena sono iniziate le danze tipiche, che alla fine di tipico secondo me c’era ben poco, ma chi può sapere.

17/10/08

Partenza per Chiang Rai con tappe lungo la strada.

Prima tappa: elefanti! L’elefante thailandese è praticamente come quello indiano, più piccolo di quello africano. Dopo aver assistito ad uno spettacolo che mi ha fatto gelare il sangue (vedere un elefante che disegna non è cosa da tutti i giorni), abbiamo fatto un giro nella foresta sopra…un elefante! Devo ammettere che è stato salutare per i miei addominali, perché seguire il movimento avanti-indietro dell’elefante è piuttosto faticoso. Da quanto abbiamo capito gli elefanti non erano legati, ma potevano dormire dove volevano. Questo mi ha un po’ rincuorato. Dopo il giro panoramico siamo saliti su una zattera e abbiamo navigato sul fiume per una mezz’oretta circa. A metà strada circa siamo stati “assaliti” da ragazzine che vendevano nel fiume, con l’acqua fino alle spalle…non credevo possibile una cosa del genere!

Pranzo a buffet (ci siamo ingozzati come pitoni) e un paio d’ore di pullman per raggiungere la motolancia che ci avrebbe portato al nostro albergo. Durante il tragitto in motolancia ci siamo fermati in un villaggio tipico con palafitte, bancarelle che vendevano sciarpe e borse fatte a mano e coloratissime (quelle non mancano mai) e bufale che pascolavano allegramente. Un’altra oretta di motolancia e siamo arrivati al Dusit Island Resort di Chiang Rai, un hotel enorme e stupendo su un’isoletta in mezzo al fiume.

Cena nel ristorante di lusso dell’albergo da dove siamo usciti piegati e ubriachi e giro nel centro di Chiang Rai, cittadina in cui non c’è molto, ma il mercatino notturno è veramente ricco!!

18/10/08

Visita al Triangolo d’Oro, confine tra Thailandia, Myanmar e Laos, chiamato così per il commercio dell’oppio. Giro in barca sul Mae Kong e tappa in un villaggio del Laos dove producono grappe al cobra (si dice che sia afrodisiaca), allo scorpione etc.Pranzo in un ristorante del posto e partenza per l’aeroporto di Chiang Rai.

Rientro a Bangkok con l’ennesimo ma non ultimo aereo delle 12.30. Atterrati nella capitale siamo stati assaliti da un “voglio scappare!”, perché tornare nel caos cittadino dopo qualche giorno di natura, animali e pace sembrava un incubo. Beh, ci toccava, meglio mettersi l’anima in pace e riposarsi. La sera abbiamo deciso di cogliere l’occasione per cenare all’83esimo piano del Baiyoke Sky Hotel, il grattacielo più alto della Thailandia. C’è da dire che il panorama della città dalla piattaforma girevole all’84esimo piano è davvero un’esperienza unica! Il casino è salire perché il posto è super affollato e bisogna prendere parecchi ascensori, ma ne vale la pena.

19/10/08

Onde evitare il traffico e lo smog di Bangkok, il giorno del nostro arrivo (il 13 ottobre) abbiamo prenotato una gita ad Ayutthaya, l’antica capitale fondata nel 1350 e distrutta dall’esercito birmano nel 1767. Dopo la visita ad alcuni templi molto interessanti con Buddha enormi, siamo giunti ad Ayutthaya e abbiamo visitato le rovine affascinanti di questo antico impero.

Per tornare a Bangkok non abbiamo preso il solito pulmino, bensì un battello sul Chao Phraya su cui abbiamo pranzato molto bene e fatto qualche foto alla città sulle sponde del fiume.

La sera abbiamo deciso di non mettere il naso fuori e riposarci dopo una cena pessima al ristorante “giapponese” dell’albergo e due ottime fette di torta al cioccolato acquistate nella hall dell’albergo a metà prezzo e sbaffate in camera 😛

20/10/08

Partenza per Koh Samui con aeroplanino e sistemazione all’Impiana Samui Resort, un posto semplice ma incantevole, pulito e arioso. Il primo giorno il mare non ci ha fatto un’ottima impressione perché l’acqua era sporcae di cristallino c’era ben poco. Basta però fare una passeggiata sul bagnasciuga soffice come velluto verso Chaweng Beach (l’impiana è a Chaweng Noi) che si trova un’acqua più cristallina e pulita. Questo quando piove (chissà perché) altrimenti anche Chaweng Noi non è male. L’acqua è calda e leggerissima, come diceva Paolo sembra di nuotare nella Levissima 😉 L’unica cosa strana è che…pizzica! A volte sembra di essere pizzicati da qualche pesciolino o di venire a contatto con una medusa, ma non è così e non mi spiego perché. Sarà la salinità? Mah…

La sera cena al Tamarind, uno dei due ristoranti del resort con cucina tipica davvero ottima!! Come presentano i piatti loro non lo fa nessuno.

21/10/08

Giro in barca di Kho Samui con partenza alle 8 circa e rientro alle 17. Il tempo era davvero pessimo, è piovuto tutta la mattina, ma ero comunque contenta perché piogge del genere qui non le vediamo di certo.

Dopo un’ora e mezza circa di barca ci siamo “calati” in barchette più piccole per andare a fare snorkeling sulla barriera corallina…fichissimo!! HO visto pesci coloratissimi, coralli, una razza e tantissime murene…che fifa, viaaa! È stato davvero bellissimo sguazzare in mezzo a pesci e coralli con pinne (non le avevo mai usate, mi sentivo un motoscafo!), maschera e tubo.

Dopo lo “sguaz sguaz” nell’acqua limpida siamo approdati su un’isoletta con 25 abitanti, Kho Tan, la tipica isola tropicale che ognuno di noi ha in mente, con sabbia bianca, acqua trasparente e calda e palme altissime. Dopo il pranzo, anche qui davvero ottimo, ci siamo dedicati ad una romantica passeggiata sulla spiaggia 🙂 Rientrare è stata dura, il posto meritava un soggiorno di un’intera giornata. A bordo abbiamo mangiato il cocco, che sapore!

Cena al centro rumoroso e incasinato di Chaweng…sconsigliato: non si riesce a camminare tranquilli perché gente non thai (loro non sono invadenti) ti ferma continuamente per venderti foto, vestiti su misura, scarpe, cibo etc…invivibile! Ci abbiamo messo una bella pietra sopra.

22/10/08

Giornata passata a rilassarsi sulla spiaggia, vita di mare insomma. Cena al secondo ristorantino sulla spiaggia il cui cameriere parla italiano; si mangia il pesce fresco di giornata che si può scegliere direttamente da una sorta di bancone situato vicino ai tavolini. Il cibo è davvero ottimo!

23/10/08

Giro nella jungla con mezzo speciale! Partenza alle 8 e rientro alle 16.

Tour davvero selvaggio in cui si assapora la natura dell’entroterra dell’isola, ci si bagna (è piovuto tutto il giorno ininterrottamente) e ci si sporca…fantastico! Visita di una cascata dove si poteva fare il bagno, ma essendo l’acqua marrone abbiamo evitato :S Visita del Magic Garden; visita…buttava tanta di quell’acqua che siamo stati mezz’ora al riparo sotto una casupola godendoci il panorama, anche perché era tutto alla gato e non era possibile gironzolare. Pranzo in un ristorante che dio solo sa come han fatto a costruire in mezzo al nulla e giro sul mezzo “speciale” con tappe: alberi da cui si estrae la gomma, un ragno orribile capitato per caso, un serpente bellissimo e innocuo anche lui capitato per caso, ma soprattutto la strada (che poi strada non era) sconnessa che solo quel mezzo poteva percorrere. Divertentissimo!

Cena all’ultimo ristorantino sulla spiaggia, quello che mi attirava per le lucine rosse e la struttura in legno. Inutile dire che anche qui abbiamo mangiato da dio!

24/10/08

Ultimo giorno siiigh!!

Per non stare tutto il giorno stravaccati sulle sdraio, abbiamo prenotato un massaggio thai della durata di un’ora al centro spa del resort. Accolti da donnine gentili e sorridenti, ci siamo cambiati e siamo stati guidati separatamente verso una specie di camera con letto matrimoniale. Mi sono sdraiata e rilassata ascoltando il rumore dello scorrere dell’acqua di un ruscello. Wooow…

Il massaggio è stato rilassante anche se in alcuni punti un po’ doloroso (cervicali e mani soprattutto), ma vale la pena provarlo.

A cena siamo tornati al secondo ristorantino sulla spiaggia perché lo avevamo promesso al cameriere la sera prima. E poi abbiamo di nuovo mangiato benissimo, quindi…

La serata si è conclusa con il lucky balloon, una specie di mongolfierina cilindrica che si accende e si lascia andare dopo aver scritto i nomi sulla tela…e lei va su su su nel cielo 😀 Simbolo di buon augurio. La prima sera ci hanno chiesto se lo volevamo, ma non sapevamo cosa fosse e ci siam detti “mettere quel cosone in valigia? ma non scherziamo!” Dopo aver capito cosa fosse abbiamo promesso ad un ragazzino tenerissimo che l’ultima sera lo avremmo preso da lui, e così è stato!

25/10/08 – 26/10/08

Rientro in Italia. Il viaggio è stato lungo e faticoso perché abbiamo dovuto prendere tre aerei e aspettare ore e ore nei vari aeroporti. A bangkok ti passa anche, ma a Malpensa proprio no!

È stato un viaggio davvero stupendo, non mi sono mai divertita tanto e non c’è stato un momento in cui ho pensato “questo non mi piace, non vorrei farlo.” Siamo riusciti entrambi ad apprezzare la cultura thai e viverla il più possibile e questo sicuramente è fondamentale quando si affronta un viaggio, che sia per turismo o per lavoro.


2 pensieri su “Thailandia ottobre 2008

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