Oggi, grazie al cielo, abbiamo messo la parola “fine” al corso di letteratura tedesca sul ruolo della donna e dell’eros nella letteratura tra fin de siècle e inizio Novecento. Un corso sicuramente molto interessante, se solo…non ci fosse stata una maggioranza tedesca. Potrebbe essere vista come una nota positiva, ma per me non lo è stata. Il mio tedesco, l’ho detto e lo ripeto, è decisamente impolverato e seguire un corso di letteratura in cui si parla per la maggior parte tedesco è dura, molto dura. Per carità, sono riuscita a seguire, perché per fortuna le due Assistentinnen del prof parlano un tedesco con pronuncia italiana comprensibilissimo (piuttosto che parlarlo così preferisco non parlarlo affatto…anzi no, ho mentito, in realtà sono invidiosa), ma quando attaccavano le due tedesche…si salvi chi può! Però almeno ho parlicchiato e alla fine…mi piace, non c’è niente da fare!
Il bello è stato soprattutto analizzare “Amerika” di Kafka: già è impossibile capire dove l’autore voglia arrivare, figuriamoci se ci si spacca la testa in tedesco! Unmöglich!
“Però almeno ho parlicchiato e alla fine…mi piace, non c’è niente da fare!”… Ti piace????? Ti piace il tedesco, quella lingua dura e cruda che sembra venire dal pianeta guerra??? AAAAAAHHHHH! Pazza! 😉
Beh, dai… ripensandoci… meglio che ti piaccia perché dobbiamo aprire l’agenzia insieme, quindi è cosa buona e giusta che ci piaccia quello che facciamo! 🙂
È vero, il tedesco è una lingua piuttosto dura, ma sa essere anche molto dolce 🙂 Non mi ricordo in quale film ho sentito un’affermazione tipo “in tedesco ogni parola è un’esecuzione”…:D