Alle volte mi basta uno scorcio che s’apre nel bel mezzo d’un paesaggio incongruo, un affiorare di luci nella nebbia, il dialogo di due passanti che s’incontrano nel viavai, per pensare che partendo di lì metterò pezzo a pezzo la città perfetta, fatta di frammenti mescolati col resto, d’istanti separati da intervalli, di segnali che uno manda e non sa chi li raccoglie. Se ti dico che la città cui tende il mio viaggio è discontinua nello spazio e nel tempo, ora più rada ora più densa, tu non devi credere che si possa smettere di cercarla.
<miele> Non trovo modo migliore per augurarti buona partenza. Ti ringrazio per molte cose, ma soprattutto perché con i tuoi modi a volte bruschi e scontrosi mi hai spronato a riprendermi la serenità, a scovare una me che non conoscevo. Non mi hai teso la mano per rialzarmi, ma mi hai fatto trovare la forza per rialzarmi da sola. Con la speranza che questa città e questo paese, un giorno, non rappresentino più una maledizione ma una fonte di speranza, auguro a te e alla donna meravigliosa che ti accompagnerà buon Viaggio, buona Ricerca e buona Vita. </miele>
Chissà, forse il paese no, ma le persone sicuramente sì, da subito.
Anche la citazione dal mio libro preferito! Caspita 😀
In bocca al lupo e complimenti per il coraggio di fare le svolte giuste. Spero verrete a trovarmi in Irlanda (se Carlo garantisce, puoi venire anche tu)