Ci sono partenze che si attendono con ansia e partenze che si cerca di allontanare dalla mente. Ci sono partenze che prevedono ritorni e partenze per cui il ritorno non è previsto. Chi parte ha spesso un macigno sul cuore che, per quanto si sforzi di nascondere, lo si scorge negli sguardi, nei gesti, nei silenzi. Chi resta si sente tradito, abbandonato. Improvvisamente solo a buttare la malinconia giù nello stomaco con un bicchiere di rum.
Quando un amico parte sento sempre il desiderio di partire con lui, che sia per giorni, mesi o anni. Vorrei infilarmi in valigia tra i vestiti e le scarpe, come farebbe un gatto. Senza pensare, senza dire nulla. Solo partire, quasi per accertarmi che starà bene, che io starò bene. E forse per dirgli che mi mancherà, che quel vuoto che lascia sarà sempre pronto ad essere ricolmato ad ogni incontro, ad ogni ritorno.
A presto, cara amica 🙂
Stupendo…
post dolce come l’autrice… che ho riconosciuto prima di leggere sulla destra “about me” e il commento di sopra 🙂
Babina…..sei wunderbar…. (o wonderbra, come dice l’altra donna che di addi, arrivederci e partenze ne sa, lady Manetta).
Grazie per aver visto, capito e ascoltato, come Beltina e qualcun’altro.
Grazie a te per aver detto e scritto, che era quello che avrei voluto (come sai ^^)
Per essere sicuri tutti che i milanesi non hanno fatto di me cotolette: http://torinomilanoandataequalcheritorno.wordpress.com/
per dire, che qui si sta piuttosto bene, tutto sommato. E venitemi a trovare (e comunque qualche settimana e sono lì per una scappata, dài).
mille baci!!!!!
Confermo: wonderbra!
– e scusate il ritardo ma io, i blog, non li trovo –
Molto bene.
Wonderbra? Ahahah!! 🙂 E comunque adesso si attende il ritorno di Lady Manetta e poi si fa tutti insieme una bella corso-di-maglia-session a Milano eh! (taaac!)