Oggi ho appreso che la Regione Piemonte nel 2011 ha azzerato i fondi per il commercio equo e solidale. Non ne faccio una questione politica, poco mi importa di questo, però credo che questo tipo di economia faccia bene non solo a quei paesi che ne fanno parte e che ci regalano prodotti sani, sostenibili e anche molto belli perché realizzati a mano e con prodotti naturali, ma anche a chi lavora nelle varie cooperative (ad es. Il Ponte) e a chi, come me, è cliente fisso. Entrare in queste botteghe mi mette allegria, pace e normalmente il personale è gentilissimo e amichevole. Quando acquisto qualcosa sono sempre soddisfatta e felice come una bambina a cui si compra il gelato 🙂 Queste sono le piccole cose che secondo me migliorano il mondo e le nostre vite, non tocchiamole…
Perciò: più Equo e Solidale per tutti e “buuuu” ai tagli!
Per maggiori informazioni: alternativasostenibile.it e Max alone.
Non hanno cancellato il commercio equo solidale, hanno solo detto che tu lo devi pagare tutto tu, mica dobbiamo pensarci noi a pagartelo (in parte) 😀
Ovvio che non lo hanno cancellato!! Ma i fondi servono a sostenerlo, a sensibilizzare la gente, cose secondo me importanti. Sono molte le persone che non conoscono affatto queste botteghe ed è un peccato.
Purtroppo questo è un periodo di vacche magre: ci sono stati tagli addiritura a Istruzione e Sanità; è normale che vengano ridotti i fondi anche a questi settori di nicchia.
Non confondere “azzerare” con “ridurre”.
È vero che il commercio equo e solidale può fare poco per riparare alle enormi ingiustizie che sono state (e vengono tuttora) commesse nel mondo, ma sarebbe bello almeno provarci. Per quanto si tratti di prodotti, e idee (purtroppo) “di nicchia” credo che abbia senso giusto patrocinare delle iniziative volte ad un economia più sana e sostenibile, anche perchè se ci troviamo in un periodo “di magra” è proprio perchè finora non è stata così. Evidentemente tutto questo alla nostra attuale giunta regionale non interessa.
Le cose ti apparirebbero più chiare se leggessi il volume terzo di “A” come ignoranza (http://users.livejournal.com/daw_/14530.html) che contiene la storia “Brullonulla contro gli equosolidali”. L’ho trovata illuminante.
eh…ma qua non c’è tutta. Me la vuoi riassumere?
ah ho capito. L’ingenuo buonismo di quelli di sinistra, la fredda schietta lucidità di quelli di destra. Infatti il vostro liberismo sfrenato gli ha fatto di un bene a quei poveri diseredati che noi amiamo compatire… Mah.
Cavolo, deve essere fichissimo riuscire a farsi un’idea sulle storie che non si è neanche letto. Mi risulterebbe molto comoda questa capacità.
Beh la storia è assolutamente geniale, andrebbe letta (fra l’altro il volume può essere comprato a 7 euro dal sito della associazione culturale “Prospettiva Globale” che lo produce (ovviamente una succursale del partito nazista il cui pacchetto di maggioranza è in mano a banchieri membri degli illuminati)).
Lo stile è decisamente graffiante; l’eroe Brullonulla, colui che detiene il dottorato e odia a morte i Sanmarinesi, viene assalito dagli equosolidali, una specie di strana tribù. Bello il primo scambio:
Brullonulla “Ah, equosolidali”
Equosolidale_1 “Ci ha chiamato con un termine che ci definisce!”
Equosolidale_2 “Questo è razzismo!”
Equosolidale_3 “Rispetto!”
Brullonulla “Sentite, voi…”
Equosolidale_1 “Ha detto ‘voi’!”
Equosolidale_2 “E’ razzismo verso il plurale!”
Equosolidale_3 “Si dice ‘diversamente tu’!”
Non voglio rovinarvi il finale, che mi ha decisamente sorpreso…
Io sarò limitato ma non c’ho visto proprio nulla di politico in questo fumetto, l’ho solo riportato perché era decisamente ironico e trattava l’argomento. Non credo di aver insultato nessuno, guarda. Mia zia fa volontariato in uno spazio di merci equo solidali e ho imparato ad apprezzare alcuni dei loro prodotti. Penso che questa, come molte altre iniziative, si possano sostenere col volontariato e con le proprie scelte d’acquisto. Non necessariamente con i soldi pubblici.
Detto questo era ben lungi da me provocare reazioni stizzite, né ovviamente offendere Baby e il suo blog (voglio dire, se ritenessi che lei dicesse cretinate, non sarei qui a leggere). Purtroppo, non per la prima volta, constato che alcune persone hanno la tendenza a sfruttare ogni occasione per ritenersi offese. Mi dispiace per loro.
In realtà mi sono fatta influenzare da una recensione del fumetto che ho letto, che se la prendeva appunto con questo fantomatico e dilagante buonismo, che a qualcuno pare una specie di piaga d’Egitto.
Ma se per te non è così tanto di guadagnato. Anzi, questa parte che hai riportato fa ridere anche me! 😀
Allora, mettiamo un po’ d’ordine. Io ho scritto l’intervento a caldo, appena ho letto l’articolo, perché l’equo solidale e tutto quello che lo circonda è una politica che mi piace e che, in un Paese dove ultimamente le delusioni sono tante, mi regala dei momenti di piacevolezza e di “pensiero positivo”. Ho anche precisato che non volevo buttarla sulla politica, anche perché non mi importa che la decisione venga da destra o da sinistra.
Detto questo, sono d’accordo con quanto dici tu, Fede, ovvero che queste iniziative “si possano sostenere col volontariato e con le proprie scelte d’acquisto. Non necessariamente con i soldi pubblici”, però ecco, avere la Regione a proprio sostegno è una gran cosa e sicuramente non può che fare bene alla associazioni stesse e alla gente che impara a conoscerle ed apprezzarle, essendo anche consapevoli che queste realtà stanno entrando sempre di più nel nostro vivere quotidiano. Poi questa è la mia modesta opinione, non sono certo contabile alla Regione…
E per piacere, non azzuffatevi e fate i buoni (come dice il signor Balocco ai suoi panettoni) 😛
Tesoro, non puoi chiederci di non considerare politicamente una questione che è esplicitamente economica e politica.
Farò la buona, però tu ammetti che ho più senso critico di un panettone. 😛 Baci
Ahah! E va bene lo ammetto 🙂 Hai ragione, solo volevo evitare reciproche “offese” di origine politica che trovo sempre spiacevoli.
Ok, io però non ho offeso nessuno, ne penso di essere stato acido. Nel caso (dove? quando?) mi scuso per aver impropriamente usato il tuo blog.
Scusozzami potentemente.
Entschuldigen Sie mir bitte.
Ma no, ma no 🙂 nessuno ha offeso nessuno! (almeno credo) Dicendo così volevo solo mettere le mani avanti, mea culpa ^_^