Preparare uno zaino a volte può riservare interessanti sorprese.
Guarita (o così sembrerebbe) dalla stupida varicella, domani pomeriggio parto con Paolo per tentare la mia mission impossible: arrivare in cima a quel monte che vedo tutti i giorni dal balcone di casa mia quando il cielo è terso. No, non il Monviso, per quello mi ci andrebbero 9 vite come i gatti e non è detto che mi basterebbero, bensì il Rocciamelone. Dico, se lo fanno tutti, perché mai non dovrei farcela io? Pian pianino, senza pretese…al massimo si torna indietro, tanto non scappa di certo.
La vera impresa, però, è preparare lo zaino. Bello il mio zaino Ferrino color porpora, ma è un tantinello piccolo. Ci sta roba in abbondanza per essere uno zaino di quelle dimensioni, ma per questa volta non basta…Diciamo che mi sta il necessario (giacca a vento, cambi vari, acqua, torcia, pile, sacco lenzuolo, ciabatte, etc.) Non mi stanno il sacco a pelo e il cibo :S Per il primo non c’è nulla da fare, è grande quasi quanto lo zaino, per il cibo magari pigiando ancora un po’…GH!! Non ho speranze, mi serve lo zaino-valigia della foto, sooob!!
Bastava chiedere 😉